quale persona e la piu pericolosa?
secondo me l unica canzone che faceva un po di senso durante il piu banale festival di sanremo da un po, un festival che sapeva solamente di litigie e politica e niente di creativo o culturale o che emoziona tranne lunico scopo che era quello di fare audience, ma canale 5 ha fatto piu audience... secondo me anche la Hunziger sembrava falsa anche se secondo me e una professionista dell piccolo schermo...
Ti Regalerò Una Rosa
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto, Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostroRicordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare
Ha questo testo mi ha davvero emozionato, provo a tenere una lacrima, l’ho appena risentita di nuovo,ti fa quasi sentire male dalla sensibilità, ma è troppo bella,adoro il modo in cui questo testo esprime il dolore del paziente.L’unica cosa brutta di questa canzone è che purtroppo è perfettamente compatibile con la realtà.Fa riflettere,spero che questa canzone non venga mai COMPLETAMENTE dimenticata...
Un testo come questo non è di certo un testo comprato. E’ uno di quei testi che una persona sensibile, qual è il musicista (Simone Cristicchi, in modo particolare) non può fare a meno di scrivere quando ne sente il bisogno, senza pensare a quello che la gente potrà dire.Spero che questo commento verrà letto dal diretto interessato, perchè sappia che è un grande, poichè sa affrontare, sempre, qualsiasi situazione, con umiltà. E spero che ci sarà una risposta, anche se mi rendo conto che questo commento non è uno dei migliori.Sarebbero tante le cose da dire, ma è quasi impossibile metterle tutte per iscritto. Facendo una selezione, potrei dire che questa canzone è una di quelle rare che provocano uno scossore tale che non si dimenticherà mai più quella sensazione che s’ è provata quando s’ è sentita per la prima volta, per le sue parole e per la limpidezza delle sue immagini che si mostrano vive nella mente e fanno arrivare dritte a ciò che vogliono mettere in evidenza.
Ti Regalerò Una Rosa
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto, Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostroRicordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare
Ha questo testo mi ha davvero emozionato, provo a tenere una lacrima, l’ho appena risentita di nuovo,ti fa quasi sentire male dalla sensibilità, ma è troppo bella,adoro il modo in cui questo testo esprime il dolore del paziente.L’unica cosa brutta di questa canzone è che purtroppo è perfettamente compatibile con la realtà.Fa riflettere,spero che questa canzone non venga mai COMPLETAMENTE dimenticata...
Un testo come questo non è di certo un testo comprato. E’ uno di quei testi che una persona sensibile, qual è il musicista (Simone Cristicchi, in modo particolare) non può fare a meno di scrivere quando ne sente il bisogno, senza pensare a quello che la gente potrà dire.Spero che questo commento verrà letto dal diretto interessato, perchè sappia che è un grande, poichè sa affrontare, sempre, qualsiasi situazione, con umiltà. E spero che ci sarà una risposta, anche se mi rendo conto che questo commento non è uno dei migliori.Sarebbero tante le cose da dire, ma è quasi impossibile metterle tutte per iscritto. Facendo una selezione, potrei dire che questa canzone è una di quelle rare che provocano uno scossore tale che non si dimenticherà mai più quella sensazione che s’ è provata quando s’ è sentita per la prima volta, per le sue parole e per la limpidezza delle sue immagini che si mostrano vive nella mente e fanno arrivare dritte a ciò che vogliono mettere in evidenza.
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